Tron è un film di fantascienza del 1982 prodotto dalla Disney, diretto da Steven Lisberger.
Considerato un film culto, vede come protagonisti Jeff Bridges, Bruce Boxleitner, David Warner e Cindy Morgan. È anche considerato il primo film del genere a focalizzarsi sulla realtà virtuale. Ha uno stile visuale unico e assolutamente all'avanguardia per l'epoca. È il primo film della Disney a fare grande uso della computer grafica.
Ebbe due candidature ai Premi Oscar 1983 (migliori costumi e miglior sonoro), ma non per gli incredibili effetti speciali perché l'Academy considerò che usare la computer grafica fosse una mossa scorretta nei confronti degli altri film animati in passo uno.
Titolo originale Tron
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1982
Durata 96 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere fantascienza
Regia Steven Lisberger
Soggetto Steven Lisberger, Bonnie MacBird
Sceneggiatura Steven Lisberger
Produttore Harrison Ellenshaw, Donald Kushner
Produttore esecutivo Ron Miller
Casa di produzione Lisberger/Kushner, Walt Disney Productions
Distribuzione (Italia) CIC, Walt Disney Home Video
Animatori Tim Burton, Rick Moore
Fotografia Bruce Logan
Montaggio Bruce Logan
Effetti speciali Stephen McEveety, Mike Edmonson, Mike Reedy
Musiche Wendy Carlos
Scenografia Jean Giraud, Syd Mead, Dean Edward Mitzner
Costumi Jack Sandeen
Trucco Gary Liddiard, Robert J. Schiffer, Joy Zapata
Sfondi Christopher D. Andrews, Gary Conklin, Larry Grossman, Corey Harris, Tia W. Kratter, Peter Mueller, Donald Towns, Thomas Woodington
Considerato un film culto, vede come protagonisti Jeff Bridges, Bruce Boxleitner, David Warner e Cindy Morgan. È anche considerato il primo film del genere a focalizzarsi sulla realtà virtuale. Ha uno stile visuale unico e assolutamente all'avanguardia per l'epoca. È il primo film della Disney a fare grande uso della computer grafica.
Ebbe due candidature ai Premi Oscar 1983 (migliori costumi e miglior sonoro), ma non per gli incredibili effetti speciali perché l'Academy considerò che usare la computer grafica fosse una mossa scorretta nei confronti degli altri film animati in passo uno.
Titolo originale Tron
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1982
Durata 96 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere fantascienza
Regia Steven Lisberger
Soggetto Steven Lisberger, Bonnie MacBird
Sceneggiatura Steven Lisberger
Produttore Harrison Ellenshaw, Donald Kushner
Produttore esecutivo Ron Miller
Casa di produzione Lisberger/Kushner, Walt Disney Productions
Distribuzione (Italia) CIC, Walt Disney Home Video
Animatori Tim Burton, Rick Moore
Fotografia Bruce Logan
Montaggio Bruce Logan
Effetti speciali Stephen McEveety, Mike Edmonson, Mike Reedy
Musiche Wendy Carlos
Scenografia Jean Giraud, Syd Mead, Dean Edward Mitzner
Costumi Jack Sandeen
Trucco Gary Liddiard, Robert J. Schiffer, Joy Zapata
Sfondi Christopher D. Andrews, Gary Conklin, Larry Grossman, Corey Harris, Tia W. Kratter, Peter Mueller, Donald Towns, Thomas Woodington
TRAMA:
Kevin Flynn è un giovane e geniale programmatore di software per videogame in lotta contro la Encom, una potente società di informatica il cui direttore, Dillinger, anni prima ha fatto carriera facendo passare per suoi alcuni videogiochi in realtà creati dal giovane tecnico. Le prove di tale truffa sono ben nascoste nel megacervellone della ditta e il Master Control Program (MCP), un sofisticato software di intelligenza artificiale, fa da cane da guardia alla banca-dati grazie a un avanzatissimo sistema anti-intrusione, che rende vani i numerosi tentativi di Flynn di infiltrarsi nel sistema per recuperare le prove del furto delle proprie creazioni. Per riuscirci vi infiltra una propria "utility di sembianza codificata" (Coded Likeliness Utility, CLU), ossia un suo alter ego.
Kevin viene aiutato da Alan e Lora, dipendenti della società che non riconoscono Dillinger come esempio di onestà. La notte in cui il trio si introduce nella sede cercando di forzare il sistema, MCP digitalizza Kevin tramite un laser sperimentale, lo trasforma in codice numerico e lo ricompone in forma di energia all'interno dei circuiti integrati che costituiscono il suo universo.
Una volta all'interno del sistema, Kevin scopre con sua grande sorpresa che i programmi realizzati da lui e dai suoi colleghi formano un universo parallelo, la cui esistenza consiste nell'eseguire i comandi che vengono impartiti dal programma in funzione. Nel caso dei videogame, ad esempio, questi esseri virtuali devono combattere senza sosta, giocandosi l'esistenza in base alle sfide proposte dal gioco stesso. Inoltre, la presenza di MCP si è fatta nel tempo sempre più dominante e intrusiva, facendone una sorta di signore della guerra, che cerca di prendere sempre più il controllo del sistema, sequestrando e sottomettendo i programmi "fedeli" ai loro creatori (i programmatori in carne e ossa, detti nel film "creativi").
Flynn si allea con Tron, un combattivo alter-ego virtuale di Alan creato tempo prima per proteggere il sistema, e dopo una rocambolesca fuga a bordo di motociclette virtuali, i due riescono a raggiungere una sorta di zona franca periferica nella quale i guardiani volanti al servizio dell'MCP non riescono a infiltrarsi. I due si uniscono a Yori, alter-ego di Lora, che ha influenza sui mezzi di trasporto nel mondo virtuale, e si mettono in viaggio verso la base di MCP per affrontarlo e "cancellarlo".
Anche Dillinger ha un proprio equivalente in questo universo, il malvagio Sark, che guida le forze di sicurezza e si oppone ai protagonisti a più riprese: il duello finale, atto a interrompere la dittatura elettronica di MCP, si svolge fra Tron e Sark, il primo dei quali avrà la meglio e farà uscire tutti i programmi dall'oppressione di MCP.
Sconfitto il software tiranno, il mondo virtuale torna alla sua vita normale e Flynn è restituito al mondo materiale: il laser lo ricompone, e un istante dopo l'informazione sulla truffa di Dillinger compare su tutti gli schermi del sistema informatico della Encom. Il film si conclude con Alan e Lora che attendono sul tetto della sede l'arrivo in elicottero del nuovo presidente della società, che si rivela essere Flynn. Curiosa la ripresa finale sulla città, la cui vita frenetica, le luci delle auto e i grattacieli assomigliano volutamente alla realtà virtuale descritta nel film, fatta di impulsi che sfrecciano a velocità inimmaginabili.
Kevin Flynn è un giovane e geniale programmatore di software per videogame in lotta contro la Encom, una potente società di informatica il cui direttore, Dillinger, anni prima ha fatto carriera facendo passare per suoi alcuni videogiochi in realtà creati dal giovane tecnico. Le prove di tale truffa sono ben nascoste nel megacervellone della ditta e il Master Control Program (MCP), un sofisticato software di intelligenza artificiale, fa da cane da guardia alla banca-dati grazie a un avanzatissimo sistema anti-intrusione, che rende vani i numerosi tentativi di Flynn di infiltrarsi nel sistema per recuperare le prove del furto delle proprie creazioni. Per riuscirci vi infiltra una propria "utility di sembianza codificata" (Coded Likeliness Utility, CLU), ossia un suo alter ego.
Kevin viene aiutato da Alan e Lora, dipendenti della società che non riconoscono Dillinger come esempio di onestà. La notte in cui il trio si introduce nella sede cercando di forzare il sistema, MCP digitalizza Kevin tramite un laser sperimentale, lo trasforma in codice numerico e lo ricompone in forma di energia all'interno dei circuiti integrati che costituiscono il suo universo.
Una volta all'interno del sistema, Kevin scopre con sua grande sorpresa che i programmi realizzati da lui e dai suoi colleghi formano un universo parallelo, la cui esistenza consiste nell'eseguire i comandi che vengono impartiti dal programma in funzione. Nel caso dei videogame, ad esempio, questi esseri virtuali devono combattere senza sosta, giocandosi l'esistenza in base alle sfide proposte dal gioco stesso. Inoltre, la presenza di MCP si è fatta nel tempo sempre più dominante e intrusiva, facendone una sorta di signore della guerra, che cerca di prendere sempre più il controllo del sistema, sequestrando e sottomettendo i programmi "fedeli" ai loro creatori (i programmatori in carne e ossa, detti nel film "creativi").
Flynn si allea con Tron, un combattivo alter-ego virtuale di Alan creato tempo prima per proteggere il sistema, e dopo una rocambolesca fuga a bordo di motociclette virtuali, i due riescono a raggiungere una sorta di zona franca periferica nella quale i guardiani volanti al servizio dell'MCP non riescono a infiltrarsi. I due si uniscono a Yori, alter-ego di Lora, che ha influenza sui mezzi di trasporto nel mondo virtuale, e si mettono in viaggio verso la base di MCP per affrontarlo e "cancellarlo".
Anche Dillinger ha un proprio equivalente in questo universo, il malvagio Sark, che guida le forze di sicurezza e si oppone ai protagonisti a più riprese: il duello finale, atto a interrompere la dittatura elettronica di MCP, si svolge fra Tron e Sark, il primo dei quali avrà la meglio e farà uscire tutti i programmi dall'oppressione di MCP.
Sconfitto il software tiranno, il mondo virtuale torna alla sua vita normale e Flynn è restituito al mondo materiale: il laser lo ricompone, e un istante dopo l'informazione sulla truffa di Dillinger compare su tutti gli schermi del sistema informatico della Encom. Il film si conclude con Alan e Lora che attendono sul tetto della sede l'arrivo in elicottero del nuovo presidente della società, che si rivela essere Flynn. Curiosa la ripresa finale sulla città, la cui vita frenetica, le luci delle auto e i grattacieli assomigliano volutamente alla realtà virtuale descritta nel film, fatta di impulsi che sfrecciano a velocità inimmaginabili.
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